Hermann Hesse La felicità Meditazione sull’ arte di gioire
Provate la felicità del darsi, la felicità
dell’essere senza esigenze,
la felicità
della collaborazione servizievole!
Nessun’altra via vi conduce con uguale velocità e
certezza alla conoscenza
dell’unità e
sacralità della vita!
Nessun’altra via vi conduce con tale certezza allo
scopo di ogni arte del vivere,
al gioioso
superamento dell’egoismo –
non
attraverso la rinuncia alla personalità,
ma attraverso il suo più alto sviluppo.”
Hermann Hesse
Leggere Hesse è stato come tuffarsi
nella sua mente, oceano incontaminato
di passioni primordiali.
Lasciandomi così, trasportare dalla
dolce corrente del suo sentire, laddove le sue riflessioni mi avrebbero condotta
, e con l’assoluta certezza di essere guidata nel “Pensiero”
Devo dire che sono state rarissime le letture,
in cui ho percepito questo totale
abbandono nelle parole altrui!
Senza dubbio, i valori e i concetti, da
lui espressi, rispecchiano anche la mia visione, ma c’è una forza trascinante
nelle sue parole che va oltre a tutto
questo. Le sue narrazioni travolgono
come un fiume in piena. Non puoi che proseguire la lettura, rapita e
assolutamente estasiata di come sappiano
plasmarla, rendendola “sublime”.
Non basta “scrivere” occorre saperlo fare. Il talento,
a mio avviso, deve sempre essere unito
ad una consapevolezza interiore, che
va oltre a tutta la cultura e conoscenza di questo mondo.
Hesse era un uomo consapevole, un trascinatore, un comunicatore capace
di ghermire la mente altrui e forgiarla a nuova concezione, tutto questo: solamente donandosi.
La felicità è il titolo di questa raccolta di pensieri che
ho avuto la fortuna di leggere, parte come una saggio su tale voce, la quale Hesse sviscera,
analizzandola minuziosamente in ogni
possibile interpretazione. Offrendo al lettore, innumerevoli esegesi su il concetto
stesso. Felicità tanto ricercata nella
vita di ognuno di noi, ma quasi mai del tutto provata,ma in fondo che cos’è la
felicita ?
Cita Hesse “Felicità è amore, niente
‘altro, Chi sa amare è felice”
L’opera si evolve riportando Hesse ad
antiche memorie, dove la gioia era molto
più palpabile e si respirava ancora
quello stato di grazia chiamato “felicità”.
L’autore rammenta : sapori, profumi, colori, piccole gioie della sua infanzia e da lì, prosegue
il suo viaggio a ritroso in brani in cui ricorda i suoi vissuti. In ogni suo racconto, si
inneggia alla bellezza della natura, dell’ uomo e l’amore
per
Dio che traspare nelle sue
innumerevoli considerazioni.
Le
descrizioni diventano veri e propri dipinti. Hesse non scrive solamente, ma sa affrescare
la sua scrittura rappresentandola in tutta
la sua magnificenza, complice la passione, che lo contraddistingue.
In ogni pagina, ci si arricchisce di piccole perle, che possano dar nuovo respiro
alla nostra anima. Spesso troppo presa a rincorrere il nulla. Hesse insegna la contemplazione, il bisogno di sapersi ascoltare, la necessità
del contatto con le altre creature della terra. La sua visione rende ogni sua parola un vero e
proprio insegnamento per chi è in grado di aprire la mente e lo spirito alla
luce. Quella luce di conoscenza, che lo scrittore già vedeva filtrare e inconsapevolmente o forse no,
ha narrato nei suoi innumerevoli scritti
La bellezza, in queste pagine, è nell’accettazione
di un uomo che sa amare nel vero senso della parola.
Monica
Pasero.
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